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DALL'ANALOGICO AL DIGITALE

V. IL TRATTAMENTO DEI SUONI MEDIANTE ELABORATORE
V.3.3. La quantizzazione

 INTRODUZIONE
I.  IL SUONO E I
     FENOMENI OSCILLATORI
Oscillazione e moto
armonico semplice
Principali grandezze
dell'oscillazione
Il timbro
Fenomeni aperiodici
II.  ELEMENTI DI 
      ELETTROACUSTICA
Concetti fondamentali
III.  STRUMENTI MUSICALI
        ELETTRONICI
Classificazione
III.2  I GENERATORI
L'oscillatore
Generatori di rumore
Generatori d'inviluppo
III.3.  I FILTRI
Classificazione
IV.  STORIA DEGLI
       STRUMENTI ELETTRONICI
IV.1 Dal 1900 al 1950
I primi strumenti
La produzione industriale
IV.2. Dal 1950 ad oggi
Il sintetizzatore
Il sintetizzatore controllato
 in tensione
La produzione industriale
Dispositivi per l'interfacciamento 
del sintetizzatore con altri strumenti
V.  IL TRATTAMENTO DEI SUONI
      MEDIANTE ELABORATORE
V.1. La computer music
Aspetti generali
Breve storia della computer music
V.2.  Il computer
Cenni introduttivi
Costituzione generale
V.3.  La registrazione digitale
 Principi fondamentali
Il processo di conversione
analogico/digitale/analogico
La quantizzazione
Il campionamento
V.4. Strutturazione di un  labora-
       torio musicale computerizzato
Conformazione generale
Tecniche di sintesi del suono
mediante elaboratore
I sistemi in produzione
VI.  I CENTRI DI 
      COMPUTER MUSIC
VI.1.  Il tempo reale
VI. 2.  La ricerca in Italia
 Il CNUCE di Pisa
Il laboratorio di informatica musicale
(LIM) dell'istituto di cibernetica
dell'università' di Milano
Il centro di sonologia
computazionale di Padova (CSC)
Il processore 4i del CSC di Padova
CONCLUSIONE
Bibliografia
V.3.3. La quantizzazione


Un segnale analogico può essere visto come una tensione elettrica i cui valori variano in un certo periodo di tempo con continuità.

L'informazione di tipo digitale e' invece caratterizzata da sequenze di valori binari di una certa lunghezza (parole binarie);
i valori binari vengono detti "bit", e le parole binarie costituite da n bit (ovvero di lunghezza n) possono assumere 2n configurazioni diverse; ad esempio se n=2 le parole binarie possono essere 2^2: 00, 01, 10, 11.

Nel segnale analogico il limite in precisione e' determinato dalla percentuale di rumore presente.

Nell'informazione digitale invece il limite e' strettamente legato al numero di bit utilizzato per rappresentare i campioni del segnale: con due bit, si possono rappresentare quattro valori; con tre bit, otto valori; con quattro bit, sedici valori; e cosi via.

La quantizzazione e' appunto l'operazione di assegnare valori discreti per descrivere un segnale continuo;
più bit vengono usati, tanto più e' accurata la quantizzazione effettuata.

Questo perché nella quantizzazione il rapporto segnale/rumore e' proporzionale al numero di bit adoperati con una riduzione del "rumore di quantizzazione" in misura di 6 db per ogni bit adoperato
.


 

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