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DALL'ANALOGICO AL DIGITALE
I. IL SUONO E I FENOMENI OSCILLATORI
I.1.4. Fenomeni aperiodici
 INTRODUZIONE
I.  IL SUONO E I
     FENOMENI OSCILLATORI
Oscillazione e moto
armonico semplice
Principali grandezze
dell'oscillazione
Il timbro
Fenomeni aperiodici
II.  ELEMENTI DI 
      ELETTROACUSTICA
Concetti fondamentali
III.  STRUMENTI MUSICALI
        ELETTRONICI
Classificazione
III.2  I GENERATORI
L'oscillatore
Generatori di rumore
Generatori d'inviluppo
III.3.  I FILTRI
Classificazione
IV.  STORIA DEGLI
       STRUMENTI ELETTRONICI
IV.1 Dal 1900 al 1950
I primi strumenti
La produzione industriale
IV.2. Dal 1950 ad oggi
Il sintetizzatore
Il sintetizzatore controllato
 in tensione
La produzione industriale
Dispositivi per l'interfacciamento 
del sintetizzatore con altri strumenti
V.  IL TRATTAMENTO DEI SUONI
      MEDIANTE ELABORATORE
V.1. La computer music
Aspetti generali
Breve storia della computer music
V.2.  Il computer
Cenni introduttivi
Costituzione generale
V.3.  La registrazione digitale
 Principi fondamentali
Il processo di conversione
analogico/digitale/analogico
La quantizzazione
Il campionamento
V.4. Strutturazione di un  labora-
       torio musicale computerizzato
Conformazione generale
Tecniche di sintesi del suono
mediante elaboratore
I sistemi in produzione
VI.  I CENTRI DI 
      COMPUTER MUSIC
VI.1.  Il tempo reale
VI. 2.  La ricerca in Italia
 Il CNUCE di Pisa
Il laboratorio di informatica musicale
(LIM) dell'istituto di cibernetica
dell'università' di Milano
Il centro di sonologia
computazionale di Padova (CSC)
Il processore 4i del CSC di Padova
CONCLUSIONE
Bibliografia

I.1.4. Fenomeni aperiodici

Fino ad ora si e' parlato di oscillazioni periodiche di quei movimenti in cui l'oscillazione ripete il suo moto interamente e con continuità, ad intervalli di tempo costanti intorno al suo punto di oscillazione.

Un'oscillazione non periodica si dice aperiodica, e in quest'ultima classificazione rientrano l'impulso e il rumore.

L'impulso (fig. 5) e' la variazione di una quantità di energia nel tempo.

Esso e' direttamente implicato nella costituzione del timbro in quanto e' l'impulso (o inviluppo) che determina le principali caratteristiche del suono.

Le principali grandezze dell'impulso sono:

- tempo di salita;
- tempo di discesa;
- tempo di durata;
- decadimento finale;

Il tempo di salita o attacco corrisponde alla fase di incremento dell'ampiezza del suono dal momento in cui viene generato.

Il tempo di discesa o decadimento corrisponde alla fase di decremento dell'ampiezza dal massimo valore raggiunto in fase di attacco, fino allo zero o al livello di durata.

Il tempo di durata o tenuto mantiene l'ampiezza del suono costante fino al decadimento finale.

Questo rappresenta lo smorzamento graduale dell'ampiezza del suono fino allo zero.

Risulta facile capire da quanto detto precedentemente sul rapporto tra ampiezza e timbro che l'impulso determina la durata e la forma d'onda del suono nella sua complessità.


Il rumore e' caratterizzato fisicamente da un numero infinito di componenti parziali aventi ciascuna caratteristiche di fase e di ampiezza puramente casuali (random).

In analogia con la luce bianca che contiene tutti i colori anche il rumore viene definito bianco (white noise).


Il rumore e' presente in molti spettri di strumenti tradizionali, ed e' una tipica caratteristica dovuta al mezzo di produzione del moto sonoro (ad esempio lo sfregamento dell'arco sulle corde di una viola).

 

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