Il timbro
e' quella particolare caratteristica della sensazione auditiva per cui
e' possibile distinguere suoni diversi.
Si
descrive in acustica in base alla sua forma d'onda, di cui si e' già
parlato precedentemente.
La struttura fisica del timbro e' chiamata composizione armonica o spettrale,
e la sua rappresentazione grafica si chiama spettro armonico.
La forma d'onda di un suono non ha nel tempo un andamento regolare, ma
si estende dal suono puro al rumore attraverso un infinito numero di cambi
che il suono effettua nella sua durata.
Fondamentalmente il timbro e' determinato dal numero, l'ordine, la fase,
e l'intensità' tra la fondamentale e gli armonici espressi dalla
forma d'onda stessa.
La struttura fisica degli strumenti (materiale, forma, dimensioni) determina
caratteristiche timbriche ben precise, anche se ci sono da notare fenomeni
dovuti a diversi fattori che apportano notevoli cambiamenti alla composizione
armonica del timbro.
Un primo fattore da considerare e' l'ampiezza. se produciamo
due suoni da uno stesso strumento, della stessa altezza, ma con ampiezza
diversa, si determinerà nel suono con ampiezza maggiore una evidenziazione
degli armonici più lontani.
Questo e' dovuto al fatto che l'orecchio umano non percepisce alcune zone
di frequenze se queste non si trovano in un certo rapporto di ampiezza
rispetto alla fondamentale.
Un secondo fattore che gioca un'importante ruolo nella formazione del
contenuto armonico di un timbro e' la riverberazione dell'ambiente.
Diversi esperimenti mostrano come si ottengano differenti spettri in camera
anecoica da quelli registrati in sale da concerto.
In generale, la sala da concerto tende a rinforzare i parziali bassi per
risonanza a spesa dei parziali alti.
Deve essere chiaro capire come tutti gli spettri sono soggetti a variazioni
considerevoli dipendenti oltre che dall'intensità' del suono e
dalla riverberazione dell'ambiente, anche dall'abilità' dell'esecutore
nel suonare lo strumento.
Infatti il timbro tipico di uno strumento viene riconosciuto dall'orecchio
in un tempo dell'ordine dei 50ms, i microfenomeni che
si producono in questo spazio di tempo (transienti) sono determinati
dal tocco del suonatore, ed hanno una notevole importanza nella successione
armonica di tutto lo spettro.
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