Accordatura dei vari gradi della scala, secondo una progressione di intervalli armonici ineguali, propri della cosiddetta scala naturale.
Suonando uno strumento ad intervalli liberi (violino, trombone a coulisse, contrabbasso ... ) oppure cantando, è istintivo tendere a questa modalità d'intonazione ottimale per il buon orecchio.
I problemi sorgono con gli strumenti ad intervalli fissi: una accordatura dei genere non garantisce l'equivalenza intervallare, nelle trasposizioni tonali.
La scala naturale, derivata dal sistema di Gioseffo Zarlino, ha costituito Il tessuto compositivo-strumentale per un paio di secoli (XVI-XVII), finché la scienza di Werckmeister e l'arte di Bach (Il clavicembalo ben temperato) non hanno dimostrato le risorse compositive insite nella scala temperata equabile, sia pure indulgendo all'asprezza di qualche rapporto armonico (v. TEMPERAMENTO). |