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Organo Hammond | ||
Nel
1934 Laurens Hammond un geniale orologiaio americano costruisce a Chicago
un nuovo strumento musicale, un organo elettronico che porterà
il suo nome, diverso da quelli conosciuti fino ad allora, perchè
dotato di un meccanismo particolare. La tensione così prodotta per induzione elettromagnetica, viene filtrata da una serie di registri che stabiliscono il contenuto armonico del suono controllato tramite tastiera. Il colore del suono è determinato dalla combinazione dei tiranti detti "drawbars" L'organo Hammond è uno strumento completamente polifonico, dotato di una notevole ricchezza timbrica vagamente somigliante a quella dell'organo a canne. E' uno
strumento a due tastiere più pedaliera concepito ad uso della
musica liturgica, il cui sistema di generazione del suono, interamente
elettromagnetico, rappresentava un grosso vantaggio rispetto
agli organi pneumatici tradizionali dell'epoca.
E' necessario far scaldare l'organo prima di ottenere dei suoni; questo inconveniente verrà superato abbastanza rapidamente con i modelli 100 M ed A 100 (link al manuale in inglese). Queste caratteristiche proprie della generazione elettromeccanica dei suoni rimarranno presenti nella produzione Hammond fino alla fine degli anni '70.
La Hammond costruirà i suoi organi elettromeccanici fino agli anni '70, quando la produzione di organi elettronici economici (sopratutto di ditte italiane) invase i mercati. Negli anni
a seguire, per motivi economici e pratici, per la generazione dei suoni
si utilizzeranno dei circuiti elettronici LSI, che presentano l'innegabile
vantaggio di essere più robusti e poco costosi, ma che non producono
tutta la calda timbrica dei primi modelli.
L'organo Hammond più conosciuto in Italia è probabilmente il modello C 3, a consolle, con pedaliera non radiale a venticinque note, due tastiere do-do a 61 tasti più un'ottava di tasti - interruttori presets, e due serie di drawbars per ogni tastiera.
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I Drawbars | ||
Sfruttando varie combinazioni dei drawbars, in una sorta di rudimentale sintesi additiva, è possibile ottenere una vasta gamma di timbriche, formate sempre da sinusoidi, ma diversificate fra loro. Nella concezione progettuale dell'Hammond si scoprì una grave imperfezione: suonando con un amplificatore regolato in maniera brillante, era chiaramente avvertibile il click dei contatti della tastiera.
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Organo Hammond Model A del 1935
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il Leslie | ||
Stiamo
parlando del Leslie, un amplificatore con la caratteristica di
avere una rotazione meccanica delle trombe dei tweeters e del woofer
(a velocità variabile) che permetteva di ottenere un suono più
pastoso, meno aspro ed in grado di mascherare abbastanza il key click. Il Leslie
è un sistema di altoparlanti montati su un perno rotante, che
generano meccanicamente l'effetto Phasing.
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Organo hammond con amplificatore Leslie | ||
Nel 1966
Keith
Emerson, organista di un gruppo chiamato Nice, ispirato da musicisti
come Booker T. e Jack Mc Duff, iniziò a praticare una serie di
modifiche ed un uso particolare dell'organo Hammond destinati a rimanere
nella storia. L'Hammond
era stato progettato per mantenere sempre l'equilibrio sonoro fra le
due tastiere, per cui inserendo la percussione, sulla tastiera superiore
il livello sonoro degli upper drawbars veniva attenuato. Riguardo
alla tecnica di esecuzione, Keith Emerson scoprì che spegnendo
e riaccendendo ripetutamente l'organo era possibile, facendo perdere
giri al generatore, ottenere delle scordature e slittamenti di frequenza
di grande effetto. |
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Ma
le due tastiere non bastavano più al nostro Keith, che iniziò
a suonare, pizzicando anche le molle del riverbero incorporate... Comunque,
non tutti gli Hammond organists hanno sentito la necessità di
maltrattare il proprio strumento, al massimo lo hanno customizzato segandone
la base per renderlo più trasportabile.
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Anche in
Italia, negli anni '70 l'Hammond diviene obbligatorio per ogni tastierista
che si rispetti, dalle Orme al Rovescio della Medaglia,
tutti usano l'organo elettromeccanico, tutti alla ricerca del suono
cattivo, sporco; proprio quella timbrica ché il fabbricante aveva
cercato di evitare con tutte le sue forze diviene in breve il suono
Hammond per antonomasia, il timbro da raggiungere a tutti i costi.Oggi,
nell'era dei polifonici multimemorie dal peso di due chili e mezzo,
l'Hammond non trova più posto. |
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L'organo Hammond è veramente lo strumento mitico, status symbol per eccellenza, costoso, intrasportabile, impegnativo da suonare, con una tradizione musicale ed un'identità ben precisa alle spalle, insostituibile. L'organo Hammond rese celebri gruppi come i Procol Harum (A Whiter Shade of Pale), i Traffic che iniziarono a distorcere il suono dell'Hammond, i Pink Floyd nella loro suite elettronica Atom Hearth Mother, e non da meno nella musica jazz Jimmy Smith, un vero virtuoso dell'organo Hammond. |
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Non manca l'utilizzo dell'organo Hammond anche in composizioni di musica d'avanguardia come in Kammersynphonie di Hanns Eisler e in Mikrophonie II di Karlheinz Stockausen. Il "suono" tipico dell'Hammond è oggi riproducibile con sintetizzatori e campionatori polifonici. Suono Elettronico offre ai suoi utenti dei soundfont di organo Hammond di ottima qualità scaricabili gratuitamente. |
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Suonare l'organo Hammond
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