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ormai molte le persone che hanno sentito parlare di Emmett Chapman, forse
proprio in virtù di uno stranissimo strumento a dieci corde da lui inventato:
lo Stick.
Lo Stick si presenta come un manico largo ben 8
cm e lungo 108, che monta due set di cinque corde (The Stick 10 corde,
esiste anche la vesione a 12 corde Grand Stick).
All'interno è
armato con due viti d'acciaio non regolabili che Io mantengono assolutamente diritto.
In un piccolo alloggiamento a forma romboidale trovano posto i pickups,
due humbucking a nuclei regolabili, ed i rispettivi volumi.
I pickups
sono disposti uno per set di corde e forniscono una uscita separata su jack stereofonico.
Per
imbracciare lo strumento occorre infilare il grosso gancio di metallo nero nella
cintura (è obbligatorio averne una) e passare la lunga cinghia di cuoio
marrone dietro la spalla destra, in modo che esca da sotto la stessa ed alla sinistra
del collo.
Rimane così in posizione da solo, inclinato di 15-30
gradi sulla sinistra rispetto alla verticale.
Per suonare occorre posizionare
la mano sinistra più vicina alla paletta rispetto alla destra, appoggiare
i pollici dietro il manico (spesso solo 2,5 cm), mettere le dita a martello, e
... percuotere delicatamente le corde dietro i tasti, senza pizzicarle (come il
legato sulla chitarra).
Dall'amplificatore si ottiene un bellissimo suono
con un timbro decisamente acustico.
Il basso è più percussivo
del basso normale e ricorda un mezzo slap.
Normalmente le mani si incrociano,
cioè suonano sul set di corde più distante: la sinistra sul set
dei bassi, che rimane in alto (mentre la mano viene dal basso) e la destra sul
set degli acuti, che rimane più vicino al suolo (mentre le mano viene dall'alto).
Comunque è possibile suonare a due mani su un solo set, o contemporaneamente
su entrambi.
La cosa più importante dello Stick è
la sua particolarissima tecnica esecutiva.
Ogni nota viene prodotta percuotendo
la corda con un solo dito, quindi la mano destra, impegnata sulla chitarra a pizzicare
le corde, è libera di suonare imitando la tecnica della sinistra.
Ovviamente
su uno strumento acustico il suono sarebbe troppo debole, ma, grazie a pick ups
adeguati, lo Stick non ha problemi di volumi.
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l'estensione
è di 5 ottave ed una terza minore. Va dal DO sotto il MI del basso, il
DO0, al RE#5.
Le corde vuote non vengono mai utilizzate e quindi l'accordatura
si effettua di solito al settimo tasto. Ecco comunque una tabellina delle note.
Le corde sono numerate dal suolo verso l'alto, 1-5 è il set degli acuti
e 6-10 quello dei bassi. Si noti che la corda più bassa è al centro
del manico.
SET ACUTO ACCORDATO IN INTERVALLI DI QUARTA DISCENDENTE
corda a vuoto al settimo tasto
1 RE3 LA3 2 LA2 MI3 3
MI2 SI2 4 SI1 FA#2 5 FA#1 DO#2
SET BASSO ACCORDATO IN INTERVALLI
DI QUINTA ASCENDENTE
corda a vuoto al settimo tasto
6 DO0 SOL0 7
SOL0 RE1 8 RE1 LA1 9 LA2 MI2 10 MI2 SI2 (unisono con la terza corda)
La
particolare accordatura del set acuto in intervalli di quarta ascendente e del
set basso in intervalli di quinta discendente, fa si che, a muoversi su entrambi
i set, perpendicolarmente alle corde e nella stessa direzione, si incontrino gli
stessi intervalli rivoltati e quindi le medesime note.
Per esempio al
settimo tasto suonando contemporaneamente le corde 10 e 3, poi 9 e 2, poi 8 e
1, si ottengono sempre due volte le note SI, MI, LA, prima all'unisono, poi a
distanza di un ottava, poi di due.
La conseguenza pratica è che
le posizioni dei riff e degli accordi possono essere trasposte anche perpendicolarmente
alla tastiera e non solo longitudinalmente come sulla chitarra.
Un'ultima
nota, la scalatura del set è morbidissima e le corde (di tipo speciale)
sono disponibili in round wound ed in flat wound. Possono comunque essere impiegate
anche le normali corde per chitarra e per basso. |
| In
une degli incredibili nastri dimostrativi incisi da Emmett Chapman, il
musicista spiega come è nato lo Stick.
Dice: Ho scoperto
la tecnica esecutiva, che è la vera idea che sostiene lo strumento, nel
1970. Ho modificato molte chitarre apportando sempre nuovi cambiamenti e ho provato
svariate tecniche di esecuzione suonando musica jazz, rock, pop e classica.
Un
giorno mi sono reso conto che potevo suonare anche con la mano destra.
Ascoltando attentamente Jimmy Hendrix ed altri chitarristi rock ed ho notato
che la loro mano sinistra suonava moltissime note senza l'aiuto della destra,
che spesso non faceva niente o lavorava sugli amplificatori.
...Ho cominciato
a suonare solo con la mano sinistra ed un giorno ho cominciato ad usare la destra
con la stessa tecnica e sono immediatamente stato in grado di fare cose altrimenti
impossibili. Il mio stile è cambiato di colpo e non sono mai tornato indietro
al modo normale di suonare la chitarra, ma ho usato quello che sapevo già
fare con la mano sinistra per accompagnare la destra.
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