Il GIRADISCHI: la sua funzione è quella
di fare girare il disco alla esatta velocità senza introdurre
disturbi. Questo si ottiene curando con estrema precisione le fasi di
lavorazione e la scelta dei materiali dei vari componenti.
In particolare il PIATTO sarà in pressofusione
di lega antimagnetica, possibilmente bilanciato staticamente e dinamicamente.
La TRASMISSIONE può essere costituita
da una puleggia di gomma, metodo ormai in disuso, o da una cinghia che
permette l'assorbimento delle vibrazioni del motore.
Il metodo oggi più in uso è la "trasmissione diretta":
in questo caso il motore è tutt'uno col piatto.
Il MOTORE per la trasmissione a cinghia è
quasi sempre sincrono, 4, 8 o 16 poli o, qualche volta a corrente continua.
Per la trazione diretta viene usata la trazione a corrente continua.
A livelli qualitativi elevati il controllo della velocità viene
effettuato da un circuito quarzato. Il
BRACCIO: la sua funzione è quella
di sostenere la testina ad un giusto angolo rispetto al solco del disco,
ma questa funzione deve essere svolta senza influenzare il rendimento
della testina. Gli attuali bracci sono piuttosto complessi ma si è
praticamente ottenuto il risultato di eliminare ogni influenza sulla
testina.
Attraverso un sistema di contrappesi e di supporti
il suo peso è praticamente annullato su tutti i piani. Per lavorare
nelle migliori condizioni i dispositivi del braccio devono essere regolati
in base alle indicazioni fornite dal fabbricante della testina.
Tutti i bracci di qualità sono dotati di
dispositivi di discesa lenta della testina sul disco.
Il dispositivo di "antiskating" deve essere presente per compensare
la spinta laterale del solco sulla puntina verso il centro del disco.
Il braccio può essere acquistato anche a parte e montato sulla
sola meccanica.
Il FONORIVELATORE: (o testina a cartuccia)
è il componente che viene a diretto contatto con i dischi, provvede
a rivelare le vibrazioni meccaniche della puntina nel solco del disco
in variazioni di tensione elettrica. Le caratteristiche base per una
testina di giradischi sono la cedevolezza, la risposta in frequenza,
la separazione dei canali.
Con la CEDEVOLEZZA si misura la capacità
della puntina di seguire nel migliore dei modi le ondulazioni dei solchi
senza salti od altre irregolarità; nello stesso tempo si deve
evitare una pressione di lettura eccessiva che provocherebbe una usura
rapida dei solchi. Le moderne testine di più elevata qualità
ad alta cedevolezza possono lavorare con pressioni attorno a 1 grammo.
La RISPOSTA IN FREQUENZA indica la capacità
della testina di riprodurre nel più fedele dei modi l'intera
gamma delle frequenze udibili (fra 16 e 20.000 Hz). La SEPARAZIONE fra
i canali indica, appunto, la capacità di evitare che un suono
inciso solo in un canale sia riprodotto anche dall'altro. Questa caratteristica
si misura in decibel (dB). Ovviamente ad una bassa separazione corrisponde
una scadente immagine stereofonica.
L'AMPLIFICATORE ha la funzione di ingrandire
il piccolissimo segnale che esce dalla testina (o dalle altre sorgenti
di segnale) conservandone immutate tutte le caratteristiche senza alcuna
distorsione. Schematicamente si può dividere in due parti: un
PREAMPLIFICATORE avente la funzione di scegliere il programma (fono,
sintonizzatore, registratore etc.) amplificare il segnale ed eventualmente
correggerlo per mezzo dei controlli di tono, filtri etc. che ne fanno
parte, ed un
AMPLIFICATORE FINALE (o DI POTENZA) che amplificherà
il segnale portandolo alla potenza adatta a pilotare gli altoparlanti.
Ovviamente in stereofonia vengono usati apparecchi che sono in effetti
costituiti da due preamplificatori e da due amplificatori finali.
L'elevato numero di comandi che si trovano sul pannello
può a prima vista preoccupare il neofita, ma subito si possono
distinguere i principali (selettore degli ingressi, volume, accensione,
inserzione degli altoparlanti) e quelli ausiliari (toni bassi e acuti,
filtri, compensatore fi siologico etc.).
I dati che caratterizzano l'amplificatore sono:
la POTENZA che viene espressa in Watt (W) e che va misurata in
regime sinusoidale continuo (RMS) con i due canali in funzione simultaneamente
su tutta la gamma di frequenza alla distorsione nominale. Tutti gli
altri metodi (musicale, di picco, istantanea etc.) hanno solo lo scopo
di far apparire migliore solo ciò che non può possedere
certe caratteristiche.
Un impianto ad alta fedeltà richiede una
potenza minima di 20/25 W RMS per canale, spesso si usano potenze notevolmente
superiori, 60/70 W RMS ed anche 100/500 W per canale. Questo non faccia
credere ad apparecchi urlanti a pieno volume, ma tale potenza è
necessaria per garantire tutta la dinamica della riproduzione musicale,
specie di alcuni strumenti, anche nelle gamme estreme dei bassi e degli
acutissimi.
La potenza necessaria è anche in funzione
del rendimento degli altoparlanti impiegati: per i tipi a bassa efficienza
si dovrà disporre di amplificatori molto più potenti di
quelli con alto rendimento.
Le DISTORSIONI: la distorsione armonica e
da intermodulazione dovrà essere inferiore all'0,3 % sia alla
potenza nominale sia a potenze basse, è importante notare che
in molti amplificatori di bassa qualità la distorsione, che può
essere limitata a piena potenza, è invece più elevata
a bassa potenza.
La distorsione di potenza deve permettere una banda passante a piena
potenza almeno da 20 a 20.000 Hz con attenuazione non superiore a 1
dB.
Il RAPPORTO SEGNALE DISTURBO sarà
superiore a 60 dB per gli ingressi ad alta sensibilità e 70 dB
per quelli a bassa. Caratteristica molto importante, anche se poco conosciuta
perché poco citata, è il FATTORE DI SMORZAMENTO
(DAMPING) termine che lega il funzionamento dell'amplificatore all'altoparlante,
deve essere il più alto possibile (almeno 25 : l).
Attualmente, vista la nuova tecnologia sviluppatasi a riguardo delle
valvole, si è notata una più vasta produzione di amplificatori
di allo livello qualitativo che sfruttano questa tecnica.
Il SINTONIZZATORE RADIO. In pratica la più
economica fonte di musica ad alta fedeltà è costituita
dalle trasmissioni radio in FM (modulazione di frequenza).
Il sintonizzatore schematicamente si può considerare come un
apparecchio radioricevente privo dell'amplificatore in quanto utilizza
quello della catena HI-FI.
In effetti si tratta di un apparecchio molto più sofisticato
che attraverso dispositivi e circuiti permette di sfruttare al massimo
le caratteristiche di fedeltà di questo tipo di trasmissioni.
E' inoltre possibile ricevere programmi stereofonici.
Per ottenere un segnale di alta qualità,
è bene spesso, installare un'antenna esterna.
Le caratteristiche più importanti: alta sensibilità, stabilità
di frequenza, basso rapporto di cattura, limitazione dei disturbi, elevata
separazione stereo.
Qualche volta il sintonizzatore è legato
in un unico telaio con l'amplificatore, si chiama così RICEVITORE
oppure SINTOAMPLIFICATORE, è un'ottima soluzione che consente
di semplificare l'impianto, risparmiare spazio e denaro senza compromettere
la qualità, anche se gli amatori più esigenti preferiscono
i telai separati per una maggior versatilità.
I SISTEMI DI ALTOPARLANTI (Casse acustiche)
trasformano l'energia elettrica fornita dall'amplificatore in energia
acustica.
Poiché non è possibile realizzare
un altoparlante capace di riprodurre l'intera gamma acustica, è
necessario impiegarne almeno due (2 vie): uno per le basse e medie ed
uno per le alte; spesso le medie vengono affidate ad un altro (3 vie);
la divisione dei segnali provenienti dall'ampli viene effettuata con
filtri di incrocio (crossover network).
Fra tutti i componenti l'impianto, l'altoparlante
è quello che ha il compito più importante ed è
per questo che converrà fermarsi un atti mo su di esso per conoscerlo
più a fondo:
la distinzione più importante riguarda il modo di funzionamento:
la cassa acustica in sostanza, che non è un semplice contenitore
od una "cassa armonica" ma un tutt'uno che forma un "sistema"
.
Baffle infinito - Bass reflex - Tromba - Sospensione
pneumatica - Isodinamico; a questi tipi si possono riportare quasi tutti
i sistemi di altoparlanti a disposizione.
Baffle infinito: è la soluzione più
semplice ed estremamente efficace dal punto di vista qualitativo aggiunto
all'alto rendimento.
Bass reflex: è uno dei tipi più
frequenti nelle realizzazioni ad alto livello ed ha suggerito diverse
varianti (casse con Woofer passivo - casse a labirinto, tube vented,
aperiodiche etc.).
Tromba: è il miglior sistema poiché
si comporta come un perfetto trasformatore di impedenza fra la membrana
dell'altoparlante e l'ambiente circostante; questo a vantaggio del rendimento,
che risulta più elevato, della bassa distorsione e della precisione
del suono, la risposta in frequenza, però, dipende dalle sue
dimensioni fisiche (per riprodurre i bassi dovrebbe essere lunga alcuni
metri) per cui il suo impiego normale si limita a medi ed acuti salvo
qualche eccezione (Altec-Klipshorn).
Questi tre sistemi hanno in comune un grosso vantaggio:
l'alto rendimento che permette un ascolto perfetto sia a bassissimo
che ad altissimo volume e non richiede amplificatori potentissimi. Per
contro, lo svantaggio, risiede nelle dimensioni piuttosto considerevoli.
Sospensione pneumatica (o compressione):
E' nata dalla necessità di avere un buon ascolto anche da altoparlanti
di piccole dimensioni che si potessero adattare a tutte le esigenze
imposte dall'arredamento e del poco spazio a disposizione specie nelle
case moderne.
Ecco la ragione per cui, negli ultimi anni, questo tipo di cassa ha
incontrato tanta fortuna.
Isodinamico: gli altoparlanti non sono a cono, bensì hanno un
ridottissimo spessore (2 cm).
La sua costruzione consiste in un magnete permanente
di grande superficie e di un diaframma molto sottile ad esso aderente.
La corrente audio passa attraverso un conduttore disposto a zig zag
entro il diaframma.
Come la corrente audio passa attraverso il conduttore, l'iterazione
fra il campo magnetico interno al conduttore e a quello permanente fa
pulsare l'intero diaframma.
Nel parlare delle caratteristiche tecniche degli altoparlanti, sarà
bene sfatare alcune leggende imposte dalla pubblicità.
La gamma di risposta nei bassi non può scendere negli altoparlanti
di classe media al di sotto dei 50/60 Hz (e questa già con un'attenuazione
di 5/10 dB) e 30-35 Hz in quelli di classe superiore, solo alcuni scendono
a 20 Hz.
La potenza: l'altoparlante è un elemento
passivo, non genera potenza ma ne assorbe: è necessario distinguere:
quella massima sopportabile per brevi istanti - quella massima sopportabile
in uso continuo - quella dell'amplificatore consigliata in base al rendimento
acustico.
Scelta: il giudizio finale sulle caratteristiche
di un altoparlante lo deve dare l'orecchio per cui converrà avere
qualche termine di riferimento.
In genere bisogna diffidare del suono che fa "effetto ": i
bassi rimbombanti, i medi acuti aspri e penetranti sul momento possono
entusiasmarci ma poi stancano, intontiscono; i bassi devono essere invece
asciutti, puliti anche se pieni; i medi-acuti dolci anche se contengono
le armoniche più alte, un contrabbasso deve rimanere tale e non
sembrare un tamburo, il violino una sega; tutto questo per dire che
il suono deve essere naturale.
La CUFFIA: è il mezzo che consente
l'ascolto individuale a pieno volume anche a mezzanotte (con soddisfazione
dei vicini) della musica preferita, per certi aspetti la qualità
di riproduzione è pari ai migliori sistemi di altoparlanti. Oggi
quasi tutti gli amplificatori sono dotati della presa frontale per la
cuffia.
Nella maggior parte dei casi è di tipo dinamico
(cioè come un normale piccolo altoparlante inserito ncll'auricolare).
in altri è di tipo elettrostatico che dà risultati ancora
superiori. Alcuni tipi di cuffia dinamiche hanno la regolazione individuale
del volume. Per evitare il disagio (stanchezza) dell'ascolto prolungato
in cuffia, sono state introdotte quelle di tipo "aperto" che
pur permettendo la percezione del rumore ambiente tolgono il fastidioso
senso d'isolamento.
Il REGISTRATORE A CASSETTA è la sorgente
sonora più importante, perché permette sia l'ascolto di
nastrini preregistrati che il riascolto di registrazioni dal vivo, dal
giradischi o da una trasmissione radio. Caratteristiche principali:
costanza di velocità - miagolio (wow) e fluttuazioni trascurabili
- ampia risposta in frequenza (oggi migliorata ancora, con l'uso di
nuovi nastri al metallo puro) - basso livello di rumore - bassa distorsione.
Normalmente un registratore a cassette è
dotato di due testine (3 in alcuni casi) cancellazione e registrazione-ascolto
(la terza di monitor). Oggi l'elevata tecnologia raggiunta ha permesso
la costruzione di apparecchi dotati di due o tre motori, e del doppio
capstan.
Il REGISTRATORE A BOBINA è ancora
oggi il migliore per qualità di suono, ma gli alti costi, il
miglioramento tecnologico e la praticità dei registratori a cassetta
ne hanno ormai limitato l'uso ad impieghi professionali.
Velocità: 9,3/19/38/cm/sec. - 3 o 4 motori.