Si sa
che la localizzazione di un suono nello spazio è funzione dello
sfasamento fra l'audizione dei 2 orecchi.
Un suono laterale arriva all'orecchio opposto con un ritardo di 1/1600
di secondo. La correlazione delle fasi d'impulsi ricevuti dall'orecchio
destro e dall'orecchio sinistro ha luogo nel sistema nervoso.
Lo scarto
fra gli impulsi informa dunque sulla direzione da cui proviene il
suono. Questo fenomeno permette, basandosi sull'intervallo fra gli
impulsi, di restringere o allargare l'apparente campo sonoro.
c) Sintesi
spettrale. In che misura la generazione dei suoni elettronici
ha aperto alla composizione musicale vie nuove che rispondano alle
necessità estetiche ?
Innanzitutto l'allargamento della densità spettrale fino ai
limiti estremi.
Quando il suono di uno strumento musicale di tessitura media ha circa
10-12 armonici, é possibile, nella costruzione elettronica,
ridurre il loro numero ad uno solo, cioé al suono elementare.
Inoltre si può riempire gradualmente lo spettro con armonici
fino ad ottenere uno spettro continuo che è sentito allora
come un rumore. I1 suono elementare é sinusoidale soltanto
se dura indefinitamente: la musica adopera invece successioni continue
di note dalla durata relativamente breve.
L'attacco di un suono libera un gran numero di vibrazioni che si smorzano
rapidamente fino a che rimane soltanto il suono elementare ed ecco
perché si può difficilmente parlare di suoni sinusoidali
in musica.
La limitazione, inoltre, delle possibilità musicali dei suoni
sinusoidali dipende dalla loro limitata efficacia psicologica, che
conseguenza delle proprietà di quel timbro
:
I) la valutazione dell'altezza di un suono sinusoidale è piú
difficile di quella di un suono ricco di armonici;
2) gli intervalli sono perciò piú difficili a riconoscersi,
cosí come la sensazione di consonanza è meno forte;
3) il limite differenziale d'intensità aumenta e la dinamica
diventa piú debole;
4) la localizzazione dei suoni diventa piú difficile e l'effetto
spaziale meno importante a paragone di suoni piú complessi;
5) l'audizione di suoni sinusoidali cagiona una stanchezza piú
rapida di quella dei suoni composti.
Tali suoni elementari sono efficaci per realizzare segnali radio che
devono passare inosservati; nella composizione musicale, possono servire,
in frasi brevi, a realizzare effetti di contrasto con frasi di grande
densità.
D'altra parte, un rumore che si estenda su tutta la scala delle frequenze
é un "rumore bianco " sopportabile solo per qualche
attimo. Una nuova scoperta per la musica era invece il rumore filtrato
elettricamente, chiamato "rumore colorato " , e utilizzabile
con una grande gamma di timbri.
L'aumento della densità nel materiale sonoro, con esecuzione
simultanea di parecchi strumenti, è limitato dal fatto che
i suoni gravi mascherano i suoni acuti come si può osservare
anche nella musica per grandi orchestre. Nel calcolo può entrare
anche il risultato sonoro.
Un arricchimento supplementare della composizione musicale può
essere ottenuto dall'introduzione di subarmonici, come ha dimostrato
O. Sala col Trautonium. Cosí viene realizzato un oggetto sonoro
con un carattere di mistura molto particolare.
È anche possibile far glissare spettri (da non confondere con
il trasporre), di modo che gli armonici d'un suono di 100, 200, 300
Hz non sono trasposti a 150, 300, 450 ma inseriti in una scala di
150, 250, 350 Hz.
Questi suoni presentano pure un aspetto molto particolare come gli
studi del dottor L. Heck hanno dimostrato. Si viene, cosí,
a invalidare la teoria di Helmholtz, dato che per la generazione di
un suono le frequenze parziali non sono necessariamente gli armonici
naturali. La tecnica del glissato permette di realizzare, intorno
ad un punto fisso, una serie di suoni.
Si ha
l'impressione auditiva che scale di suoni glissino contemporaneamente
in su e in giù.
Composizioni di Boulez e di Orff utilizzano questo procedimento.
Nel campo delle combinazioni di suoni si ottengono, oltre all'addizione
dei suoni (corrispondente ai piani sovrapposti della partitura strumentale),
nuove possibilità col moltiplicare i suoni fra essi, ciò
che viene designato come "modulazione tecnica ". Questo
mezzo é stato utilizzato dapprima in America.
d) Frequenza
massima dei fenomeni.
È stato detto, a proposito del tempo musicale, che riconoscere
una melodia al di là di 12 o al massimo 20 note al secondo
é cosa impossibile.
Ciò è una conseguenza della costante di tempo fisiologico
di 50 millisecondi.
È impossibile con l'udito separare suoni in questo spazio di
tempo. Rapidissime ripetizioni d'impulsi identici si riuniscono in
un suono unico grazie al processo d'integrazione.
Quando si tratta di un rapido susseguirsi di note ad altezza variabile,
queste possono ancora udirsi separatamente per un addensarsi di 30
al secondo, a condizione che ogni suono duri almeno 1/18 di secondo.
Una scala di altezza è allora appena percettibile e nella serie
di intervalli successivi di una melodia s'introducono errori (metatesi)
perché l'orecchio é incapace di seguire un ordine dentro
la costante di tempo e cosí la capacità d'informazione
dell'organo di percezione é superata.
I suoni
alla fine si avvicinano tanto che la percezione della musica orizzontale
si trasforma in percezione verticale. Al limite i suoni sembrano prodotti
simultaneamente. Quel che viene considerato come un difetto, quando
gli strumentisti non attaccano insieme, diventa, nella musica elettronica,
una "forma sonora " cosciente e regolata al millesimo di
secondo.
Casi
vengono realizzate combinazioni che dipendono ad un tempo dalla musica
orizzontale e verticale. A ciò va aggiunta pure l'imprecisione
che proviene dalla dualità tempo-frequenza.