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  Limiti fisio-acustici della musica elettronica
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FRITZ WINCKEL 1970e) La sensazione di ambiente. L'integrazione auricolare delle durate congloba anche la percezione dello spazio. Come registreremo la differenza fra una piccola stanza e una grande sala di concerto ? Si dà il nome di riverberazione alla rifrazione dei suoni dai muri, i suoni percorrendo un cammino

tanto più lungo quanto piú la stanza é grande. Per questa ragione, il ritmo degli impulsi dipende dalle dimensioni e dalla forma della sala. Questo conduce a realizzare elettronicamente serie d'impulsi sintetici per creare effetti di eco che rendono l'impressione di prossimità o di lontananza della fonte sonora.

f) Musica spaziale. La repulsione di molti ascoltatori per la musica elettronica é fondata ancora su altre basi.
Spesso si accusa la musica elettronica di essere troppo meccanica.
Ciò non può essere imputato alla tecnica di produzione dei suoni elettronici perché un vecchio organo a canne é una macchina molto piú ingombrante e non meno rigida per quanto riguarda gli oggetti sonori che produce.

L'impressione di musica meccanica proviene dalla grande precisione e dai procedimenti di composizione utilizzati in questo nuovo campo. La conoscenza delle fluttuazioni di tutti gli elementi musicali é la chiave del segreto estetico della musica.

Un'altra caratteristica dell'ascolto di musica elettronica proviene, come già abbiamo visto, dalle proprietà tipiche degli altoparlanti e dall'emissione a unico canale; ma nell'avvenire si utilizzeranno di sicuro gli effetti stereofonici.
Questi ostacoli hanno fatto giudicare gli oggetti sonori provenienti da un altoparlante come un effetto troppo piatto.

Pierre Schaeffer ebbe per primo l'idea di utilizzare parecchi altoparlanti in sala dividendo la musica fra loro. Ciò dette un'impressione molto piú viva e cosí nacque la nuova categoria della musica spaziale, che estese il suo influsso anche sulla musica strumentale. Resta da vedere in quale misura il nuovo elemento della localizzazione sonora può, all'infuori della sua utilizzazione, divenire un elemento effettivo ed autentico della composizione musicale.

FRITZ WINCKEL


Il presente articolo, tradotto da Domenico Guaccero, è riprodotto dal fasc. 1-4, vol. XIII (1959) della rivista " Revue Belge de Musicologie " col gentile consenso della Direzione.

tratto da : "RASSEGNA MUSICALE" , N° 4" 1961

 
 



 
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