Parti
fondamentali di un organo elettronico a tastiera
Principali tipi
di organo elettronico
Sistemi generatori
di note
Stabilità
della frequenza negli organi elettronici
Produzione
delle note cromatiche negli organi ad oscillatore singolo
Tastiere dell'organo elettronico
Funzionamento dei tasti
Funzionamento
dei tasti
Visti dall'esterno
i tasti di un organo elettronico sono del tutto indistinguibili da quelli
di un organo a canne, ma all'interno essi sono completamente differenti.
Quando il tasto è premuto, la parte posteriore si alza ed una
leva tira verso l'alto una molla a filo per disconnetterla da un contatto
inferiore e connetterla ad un contatto superiore.
Quando
il tasto viene rilasciato la molla di ritorno richiama la sua parte
anteriore nella posizione originaria in modo che il tasto sia pronto
per essere di nuovo azionato.
Quando il tasto non è abbassato il segnale immesso nella molla
a filo circola attraverso il contatto inferiore, mentre quando è
premuto circola attraverso il contatto superiore, realizzando così
un semplice commutatore.
Nelle tastiere
commerciali esistono molte varianti meccaniche, ma tutte operano in
base al principio del tasto che aziona un interruttore elettrico. In
pratica le tastiere contengono spesso un certo numero di interruttori
indipendenti collegati a catena in modo da essere azionati dal singolo
tasto, ma ciò non inficia il principio generale adottato.
Gli interruttori collegati ai tasti controllano il passaggio dei segnali
sonori dagli oscillatori ai circuiti di modulazione e possono dare origine
a rumori impulsivi (clic) nel suo finale. Per questa ragione, nella
singola sezione riguardante un tasto, possono incontrarsi speciali circuiti
che impiegano semiconduttori controllati dallo stesso tasto e destinati
a ridurre i rumori di commutazione al di sotto della soglia di udibilità
rispetto al segnale musicale.
I tasti o i circuiti, ad essi collegati sono generalmente del tipo in
serie che apre e chiude il circuito lungo il percorso del segnale o
del tipo shunt che apre e chiude il circuito lungo le connessioni a
terra del circuito che porta il segnale. Ognuno dei due tipi può
essere impiegato, ma il tipo shunt è il più usato comunemente,
dal momento che rende quasi nulla la possibilità di formazione
di segnali spuri sui segnali provenienti dal generatore di note.
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