| Alla
fine degli anni '50 la Gibson presentò
sul mercato una chitarra del tutto particolare, per certi versi originale, che
suscitò non poche perplessità al suo apparire. Non rientrava
nel folto gruppo delle chitarre acustiche elettrificate, non era una solid-body.
Aveva le tipiche scanalature a 'effe' sulla tavola armonica bombata;
aveva al centro della tavola, come proseguimento del manico, un listello di legno
massiccio nel quale erano ricavati gli alloggiamenti per i pick ups humbucking
da poco realizzati; aveva una doppia spalla mancante simmetrica. Era
quindi un insieme di elementi tradizionali e moderni realizzati con una veste
estetica del tutto nuova. Fu definita 'semi-solid'. Risultò subito
essere una chitarra estremamente versatile, che incontrò gradualmente un
sempre maggior interesse da parte dei chitarristi appartenenti ai generi musicali
più vari. Nel 1957/58 fu presentata la ES
335 TD, subito seguita dalle stereo ES 345
ed ES 355. L'idea di produrre queste
chitarre fu di Ted McCarty allora funzionario della Gibson.
La chitarra semi-acustica fu impiegata, come dicevamo, nei generi
musicali più vari, poichè si trova a proprio agio sia nel jazz tradizionale
che nel blues elettrico, fino alle diverse forme di rock e ritmiche in generale.
Anche se non è mai stata abbandonata (soprattutto dai musicisti
che lavorano nel 'recording') qualche anno fa - particolarmente in Italia - si
è registrato un calo nelle richieste a favore di altri tipi di strumenti.
Molto spesso questi spostamenti nelle scelte derivano da fattori di
moda che non hanno nulla a che vedere con la validità intrinseca dei vari
strumenti. E così l'avvento prima dell'heavy metal e poi della
disco hanno indotto scelte diversificate, concentrate sulle solid body con suoni
aggressivi e metallici. Recentemente sta però ritornando l'interesse
per la chitarra semi-acustica, per riflesso al genere musicale americano partito
col jazz-rock e sfociato poi nella 'fusion'. Infatti dopo McLaughlin,
troviamo chitarristi più giovani, come Lee Ritenour,
Larry Carlton, Steve
Khan, insieme a nomi già affermati come Johnny
'Guitar' Watson, B.B. King e numerosi
altri alle prese con le semi-acustiche in un'ampia gamma di modelli e finiture.
|
| La Gibson ha terminato la produzione
del modelli ES 335 TD, ES 345 ed ES 355, e ora propone altri modelli completamente
rivisti. La
ES 335 Dot, a differenza della TD, ha i segnatasti a pallini, attaccacorde
del tipo 'stop-bar' e monta due humbucking P.A.F. Sia la ES Artist
che la B.B. King 'Lucille' non hanno le scanalature a 'effe' sulla tavola
armonica la prima è fornita di elettronica attiva (Compressore, Espansore,
Bright Switch) e la seconda di uscita stereo e Varitone a 5 posizioni.
Infine la ES 347 è provvista di un interruttore per commutare il
funzionamento dei pick ups 'Dirty Fingers'
da humbucking a non humbucking. Questi ultimi tre modelli montano di
serie il capotasto in ottone e l'attaccacorde TP6 e l'accordatura fine.
La Yamaha produce tre modelli raffinati che
partono dalla top SA 2000 con
hardware dorati e segnatasti a doppi rettangoli fino ai modelli SA
1200 e SA 800 con hardware nichelati
e segnatasti a pallini. Le tavole armoniche della SA 2000 e SA 1200 sono
in abete, mentre la SA 800 è costruita interamente in faggio (beech) e
betulla (birch). Tutte hanno il blocco centrale passante in ontano, per diminuire
il 'feedback" e aumentare il sustain. Le versioni SA 2000 S e SA
1200 S sono equipaggiate di un commutatore "humbucking-single
coil" per ciascun pick up. Infine la Ibanez,
sempre molto attiva nel versante delle chitarre semi-acustiche e da jazz, propone
diversi modelli con ottimi rapporti qualità/prezzo.
Il modello di prestigio è rappresentato dalla LR
10 (Lee Ritenour), con capotasto in ottone, scanalature a 'effe' chiuse,
tastiere in palissandro brasiliano, tavola in acero tigrato (flame maple) e pick
up speciali. Si tratta di uno strumento ben rifinito e adatto anche
per il rock oltre che per ritmiche funky e moderne. Completano la gamma
la AS 200 e la AS
80, la prima con tastiera in ebano e segnatasti rettangolari e la seconda
con tastiera in palissandro e segnatasti a pallini.
|
| La
AS 200 ha la tavola in acero tigrato, hardware
dorati e interruttore Trisound per variare la timbrica dei pick ups Super
58. Recentemente la Ibanez ha introdotto un nuovo tipo di
strumento con ingombro ridotto della cassa quasi a livello di una solid-body che
ha chiamato 'Artist Stagemaster'.
In questa definizione è sottintesa la motivazione di questa nuova serie,
che vuole essere esteticamente la versione semiacustica della popolare serie solid
body Ibanez 'Artist' a doppia spalla mancante simmetrica, e realizzata con l'obiettivo
di fornire uno strumento più leggero per lo 'stage' e timbrica-mente versatile.
Occorre riconoscere che gli obiettivi sono stati raggiunti, visto il
successo che hanno avuto presso i chitarristi in genere. Il modello AM
50 è quello base, con corpo in acero laminato, hardware cromati,
tastiera in palissandro e due pick ups Super 58. Il mod. AM
205 è realizzato in mogano, con tastiera in ebano, segnatasti
rettangolari e hardware dorati. I pickups sono i brillanti humbucking
Super 58, che danno una risposta molto fedele e pulita anche in saturazione.
La chitarra semi-acustica rappresenta uno strumento allo stesso tempo semplice
e sofisticato, in grado di essere plasmato dalla personalità del musicista
e con una corposità che solo la chitarra acustica trasmette. Questo
lo si può verificare ascoltando il recente album di Larry
Carlton 'Friends', che rappresenta quanto di meglio si possa ottenere
da questo strumento. E che Larry Carlton ci sappia fare con la propria
chitarra semi-acustica lo dimostra il fatto che in America lo chiamano 'Mr.
335' !
|