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Buchla Synthesizer | |
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L'anno seguente inizia la produzione commerciale da parte della Buchla & Associates di Berkeley. Le tastiere
metalliche sensibili al tocco, che contraddistinguono la maggior parte
dei Sistemi Buchla, funzionano rilevando la variazione di capacità
che si crea quando un tasto viene toccato dal dito. Le interconnessioni
fra i moduli vengono realizzate tramite cavi colorati utilizzando
inoltre quasi unico fra i sintetizzatori, due tipi di connettori per
distinguere i segnali audio da quelli di controllo. |
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E stato fra i primi a introdurre il sequencer, modulo che ha contribuito a una evoluzione dei sintetizzatori nella direzione del controllo digitale. A partire dal 1970 i sintetizzatori Buchla includono elementi digitali come ad esempio il modello 312 in cui un microelaboratore consente l'editing del percorso del segnale audio fra i vari moduli e controlla il missaggio del suono. Il lungo periodo di familiarizzazione generalmente richiesto dagli strumenti di Buchla ha reso i suoi sintetizzatori meno popolari di altri nel mondo della musica rock. Infatti il principale compositore che ha utilizzato quelli che Buchla preferisce chiamare "Sistemi modulari perla musica elettronica" è Morton Subotnick, uno dei fondatori del SFTMC, lavorando prevalentemente in studio con produzioni orientate al mercato discografico. |
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